Il Sudafrica sostiene che le azioni militari di Israele siano compiute violato l’articolo 9 della Convenzione di Ginevra sulla prevenzione del genocidio
di Carlo Longo
Benjamin Netanyahu, il premier israeliano, ha dovuto affrontare un duro colpo oggi, giovedì 11 gennaio, quando è comparso di fronte alla Corte Internazionale di Giustizia a L’Aja. Il Sudafrica ha accusato Israele di genocidio in relazione al conflitto nella Striscia di Gaza. L’ accusa è sostenuta dai Brics, il gruppo di Paesi tra cui è ricompreso il Sudafrica, che sostengono la causa di Gaza. “E’ un mondo alla rovescia”, ha commentato Netanyahu.
Secondo il Sudafrica, le azioni militari di Israele, avviate in seguito all’attacco di Hamas del 7 ottobre dell’anno scorso, hanno violato l’articolo 9 della Convenzione di Ginevra sulla prevenzione del genocidio, che è stato approvato dal parlamento unicamerale israeliano nel 1950.
Netanyahu ha risposto alle accuse sostenendo che il reclamo del Sudafrica è basato sull’ipocrisia. Egli ha insistito sul fatto che Israele è in guerra con i terroristi che hanno commesso atroci crimini contro l’umanità. Secondo Netanyahu, queste attività criminali includono massacri, violenze, incendi, morti di bambini, donne, anziani e giovani.
Allo stesso tempo, secondo le accuse del Sudafrica l’attacco commesso da Hamas non giustifica la violazione della Convenzione sul genocidio da parte di Israele. Durante l’udienza, Adila Hassim, avvocato del Sudafrica, ha spiegato che le operazioni militari di Israele a Gaza hanno portato la popolazione sull’orlo della carestia, dichiarando che vi è un rischio che più persone muoiano di fame e malattie a causa dell’azione militare diretta.
Le accuse sono state categoricamente rifiutate da Israele. L’istanza presentata dal Sudafrica il 29 dicembre scorso ha innescato una serie di reazioni internazionali e l’indignazione di Israele, che ha accusato il Sudafrica di essere lo “strumento legale” di Hamas.
All’esterno della sede della Corte Internazionale di Giustizia a L’Aja si sono verificati momenti di tensioni tra i simpatizzanti pro-palestinesi e pro-israeliani. Aryam, un sostenitore pro-palestinese, ha espresso il suo supporto al Sudafrica e alla causa per genocidio contro Israele. Ada Deyl, una pensionata di 80 anni, ha difeso Israele, sottolineando che Israele, nonostante sia stato attaccato da Hamas, ora si trova ad affrontare un processo ingiusto.
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